Utah Steel: ridefinire la carpenteria metallica con l’Eagle iNspire da 20 kW

Dalle origini con il waterjet a punto di riferimento dell’acciaio

Utah Steel nasce nel 2006 come una piccola officina di taglio waterjet a Cedar City, nello Utah. All’epoca il lavoro era stabile, ma il mercato stava cambiando: i clienti non chiedevano più soltanto medaglioni decorativi e lavorazioni in pietra, volevano acciaio.

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L’azienda decide così di evolversi. Arriva il primo laser CO₂ per il taglio lamiera, poi una pressa piegatrice per ampliare le lavorazioni. Nel 2015, l’investimento in un laser CO₂ da 4 kW segna un ulteriore allontanamento dal waterjet. Due anni dopo, Utah Steel compie il salto nel mondo del laser fibra con una macchina da 6 kW che, pur di dimensioni ridotte, si rivela rivoluzionaria.

«Quel primo laser fibra è stato il punto di svolta. Potevamo farlo lavorare 24 ore su 24, ci ha permesso di crescere», racconta Fred Meade, vicepresidente di Utah Steel.

La crescita non si ferma. Nel 2016 l’azienda entra nel mercato della carpenteria pesante e si trasferisce in una sede più ampia. Taglio di precisione e strutture d’acciaio diventano i due pilastri dell’attività. Nel 2022, arriva la scelta più audace: investire in un Eagle iNspire da 20 kW.

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La svolta: l’incontro con Eagle

Il titolare Carl Meade vede per la prima volta le macchine Eagle a EuroBLECH, in Germania. Colpito da velocità e precisione, decide di confrontarle con tutti i principali concorrenti. A fare la differenza, oltre alle prestazioni, è la promessa di un’assistenza reale e concreta.

«Molti vendono macchine, pochi sanno garantire un servizio. Eagle ci offriva entrambi. Quando è arrivato il momento di scegliere, la decisione è stata naturale», spiega Fred.

L’installazione non è stata priva di ostacoli: il Covid ha ritardato le spedizioni. Ma, una volta arrivata, la macchina è stata messa in funzione senza intoppi. «Tutto è stato professionale, puntuale, esattamente come promesso», sottolinea Fred.

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Un nuovo modo di lavorare

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L’introduzione dell’Eagle da 20 kW ha rivoluzionato i flussi di lavoro. Il banco da 2,5 x 6 metri consente di tagliare pezzi enormi e ottimizzare nesting complessi, mentre la velocità ha reso superflua la divisione tra lavorazioni al plasma e al laser.

«All’inizio pensavamo di risparmiare alternando plasma e laser. Ma il laser è così rapido ed efficiente da cambiare completamente i conti: tutto l’acciaio deve passare per la Eagle, così il resto dell’officina lavora senza interruzioni», racconta Fred.

Taylor Darter, operatore con 15 anni di esperienza in Utah Steel, conferma: «Con la Eagle andiamo tre volte più veloci rispetto al nostro vecchio laser fibra. Ciò che prima richiedeva minuti ora si fa in pochi secondi. E grazie al banco da 6 metri, accettiamo commesse che altri non possono gestire».

Tecnologia che fa la differenza

Per Utah Steel, il vero vantaggio dell’iNspire sta nella tecnologia che semplifica il lavoro quotidiano. Funzioni come MyEDROP permettono di rifare pezzi danneggiati senza tornare in ufficio tecnico, mantenendo la produzione in movimento. Il sistema Eagle Eye riduce i tempi di assistenza: condivisione immediata delle informazioni e supporto mirato.

Anche i dettagli fanno la differenza: lo scambio tavoli dura solo 10 secondi, un record per una macchina di questo formato. Le procedure di manutenzione obbligatorie, inizialmente viste come un fastidio, si sono rivelate preziose: «Non puoi saltarle, ma questa disciplina riduce davvero i fermi macchina», ammette Fred.

Taylor aggiunge: «La velocità è incredibile, ma è l’insieme delle funzioni a cambiare il ritmo: liste di lavoro, contatori, MyEDROP, Eagle Eye. Tutto contribuisce a rendere il nostro lavoro più fluido».

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Un motore di crescita per il futuro

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Oggi Utah Steel lavora su un turno e mezzo, ma ha la capacità di raddoppiare. L’azienda conta oltre 100 dipendenti e un impianto di 4.200 metri quadrati, con un progetto di ampliamento che porterà altri 11.000 metri quadrati dedicati alla carpenteria pesante.

«In ogni azienda o cresci o muori. Carl ci sprona a rimanere sempre all’avanguardia, e l’Eagle ci aiuta a farlo. Con il nuovo stabilimento servirà un altro laser, forse due. E speriamo siano ancora Eagle», afferma Fred.

A due anni dall’installazione, la scelta si conferma vincente. L’Eagle non ha solo accelerato i tempi di taglio: ha cambiato il ritmo dell’intera produzione, migliorando efficienza, redditività e prospettive di sviluppo.

«Se vuoi continuare a lavorare come prima, non comprare un Eagle. Se vuoi cambiare il tuo modo di fare impresa, prendila. Ti fa crescere», conclude Fred.

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